Teoria del passaggio

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La teoria del passaggio (in inglese gateway drug effect) è la teoria secondo cui l'uso di alcune sostanze illecite e non, predisponga al futuro consumo di altre sostanze stupefacenti. Ciò si ritiene sia dovuto a fattori biologici (alterazioni causate dalle sostanze a livello del sistema nervoso), psicologici (vulnerabilità individuali) e sociali (contatto con ambienti illeciti).[1]

Più comunemente però si riferisce alla teoria secondo cui l'utilizzo di droghe "leggere" come quelle derivate dalla cannabis[2] aumenterebbe la probabilità di un futuro uso delle droghe così dette "pesanti" ovvero di sostanze più dannose e capaci di creare dipendenza come eroina, morfina o cocaina.

  1. ^ Michael M. Vanyukov, Ralph E. Tarter e Galina P. Kirillova, Common liability to addiction and “gateway hypothesis”: Theoretical, empirical and evolutionary perspective, in Drug and alcohol dependence, vol. 123, Suppl 1, 2012-6, pp. S3–17, DOI:10.1016/j.drugalcdep.2011.12.018. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  2. ^ in questo senso definite "sostanze di passaggio"

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